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La correlazione tra covid, stress e acufene

Uno studio britannico condotto dalla Anglia Ruskin University (ARU) del Regno Unito ha esaminato la correlazione tra i fattori di stress legati al Covid (sia in riferimento alla presenza di sintomatologie sia rispetto alle misure restrittive adottate a livello mondiale) e un aumento dell’acufene.

Lo studio ha coinvolto un campione di 3,103 persone con acufene preesistente, di queste il 40% ha dichiarato di aver notato un peggioramento nella propria condizione uditiva dopo aver contratto il Covid-19.

Alla luce di ciò il focus dello studio non si è concentrato sul Covid come fattore scatenante del peggioramento uditivo, ma piuttosto della sua stretta correlazione gli stati d’ansia e preoccupazione derivanti da tale contesto, in quanto stati emotivi notoriamente associati allo sviluppo dell’acufene.

Il 46% degli intervistati del Regno Unito ha ricondotto la causa dell’aggravamento del proprio stato di salute alle misure anti-Covid e alla paura del Covid stesso: paura del contagio, preoccupazioni finanziarie, isolamento e solitudine, cambiamenti nello stile di vita e nel lavoro. Tutto cià ha portato il 32% dei soggetti ad uno stato di maggior fastidio in riferimento all’acufene.
Utleriori aspetti che possono aver inciso sono l’aumento delle videoconferenze, un’esposizione maggiore ad ambienti domestici rumorosi, lo stress dell’attività scolastica a casa e l’aumento del consumo di alcolici e di dolci.

Secondo tale studio, che ha coinvolto anche la British Tinnitus Association (BTA), in particolare le donne e gli under 50 hanno trovato l’acufene significativamente più fastidiosa durante la pandemia.

Il principale autore di questo studio, il dottor Eldré Beukes, ha sottolineato le complessità associate all’acufene e alla sua relazione con fattori interni ed esterni, e a come essi possano influenzare significativamente lo stato di salute del soggetto affetto da acufene.

1 Dicembre 2020